Sia lodato Gesù Cristo! - Cari fratelli e sorelle, forse tutti vedete per televisione, almeno qualche volta, le cosiddette “telenovele”, che durano indefinitivamente nel tempo e che perlopiù rappresentano storie di famiglie, ma spesso storie non troppo belle perché parlano di tradimenti, di intrecci di amori infedeli, ecc. ecc … Purtroppo, dobbiamo dirlo, la TV e i mezzi di comunicazione sociale ci presentano frequentemente questi tipi di famiglie. Non parliamo poi di quelli che presentano i programmi televisivi, di quelli che compaiono sui teleschermi, e che talvolta magari qualcuno guarda quasi con nostalgia o con invidia, pensando “magari fossi io al posto suo! …”. E invece - lo sapete meglio di me - costoro sono gente perlopiù da compiangere perché passano da un tradimento all’altro, da un amore all’altro, da un divorzio all’altro. Ahimè, purtroppo questi sono i modelli di famiglie che la società ci offre, che il mondo attuale ci mette sotto gli occhi!

Ma vogliamo allontanare lo sguardo da questa visione veramente raccapricciante e che ci fa male dentro al cuore, perché noi pensiamo ancora alle famiglie di una volta, le quali, anche se povere e prive di tante cose, tuttavia erano unite dalla grazia, dall’amore, dalla pace, dalla speranza, dalla povertà, dalla sofferenza, dalla virtù, soprattutto dalla fede e dall’osservanza dei comandamenti di Dio. Vogliamo che ritornino quelle famiglie, per la salvezza della Chiesa e del mondo. Diversamente, male stiamo e peggio staremo.

E per quest’opera di recupero, ognuno, piccolo o grande o anziano che sia, può e deve dare il suo contributo concreto, oltre che il contributo spirituale della preghiera, del sacrificio, offerti a Dio, a quel Dio che tutto può e che tutto sa e che tutto vede, e che non dimentica. Dobbiamo e possiamo dare il nostro contributo con la parola e con l’esempio. La nostra presenza in seno alla famiglia, se è una presenza di grazia, di fedeltà e di luce, non può alla fine non fare breccia nei cuori e nelle anime. Noi per questo preghiamo, per questo continuiamo ad operare, per questo vogliamo continuare a vivere, a lottare, anche se qualche volta ci cascano le braccia e saremmo tentati di andarcene via, di non fare più niente, dicendo: “Arrangiatevi voi!”.

Carissimi fratelli e sorelle, questo è il pensiero della Santa Madre Chiesa, la nostra Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica, ed ecco perché puntualmente ogni anno, in questo periodo natalizio, la Chiesa ci fa celebrare la festività della Santa Famiglia di Nazareth, appunto oggi.

All’inizio della Messa abbiamo già pregato: “O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita …”. Un modello, sapete bene che cosa significa questa parola, “modello”. Il modello lo si guarda e poi si cerca di ricopiarlo, di fare allo stesso modo. Insomma, la Chiesa dice: Sappiate figli miei, che non le famiglie delle telenovele, o le famiglie dei divi della tv - se pure costoro ce l’hanno una famiglia! - sono il vostro modello, ma vostro modello è la Santa Famiglia di Nazareth, la famiglia di Maria e Giuseppe e Gesù. Dunque: Fate allo stesso modo, praticate le stesse virtù, imitate la loro condotta e il loro comportamento. Infatti la preghiera già citata si conclude così: “… fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine”.

Gli autori ispirati, nelle Letture che oggi abbiamo ascoltato, lodano la fede di Abramo e la fede di Sara, come avete sentito, perché effettivamente essi ascoltarono la Parola di Dio e la misero in pratica, camminando nella fedeltà anche in mezzo a prove, sofferenze e tribolazioni. Ma che cosa fu la fede di Abramo e di Sara di fronte alla fede di Maria e Giuseppe? … Che cosa furono questi grandi personaggi dell’Antico Testamento di fronte alla Santa Famiglia di Nazareth?! … Gesù Maria e Giuseppe rappresentano assolutamente la cima, l’altezza più alta di tutte le perfezioni. Ecco perché è il nostro modello, è il modello di ogni famiglia.

In quella casa fiorirono, come in terra buona, tutte le virtù, e noi potremmo, se avessimo tempo, esaminarle una per una. Ma, solo per un istante in più, voglio invitarvi a riflettere che la Santa Famiglia di Nazareth risplendette soprattutto per l’unità: un cuore solo e un’anima sola. A Betlemme, nella nascita, pur in estrema povertà, furono un cuor solo e un’anima sola, Giuseppe Maria e Gesù. E poi, quando Gesù fu presentato al Tempio, con abbiamo sentito nel Vangelo, essi stanno sempre insieme. E poi quando a 12 anni, Gesù si smarrì nel tempio, o meglio volle smarrirsi volontariamente nel Tempio, stanno ancora e sempre insieme. E così li vediamo, davvero uniti: uniti dall’amore, uniti dalla Legge del Signore. Tante e tante volte la pagina evangelica di oggi ripete - ed è San Luca che scrive - “fecero così per adempiere la legge del Signore”, “secondo la legge del Signore” ...

Gesù Maria e Giuseppe facevano unità, un cuor solo e un’anima sola. E così sia anche per le nostre famiglie, con la grazia di Dio e con la buona volontà di tutti! Attorno alla Legge del Signore, la Legge di Dio, quella Legge che noi oggi, con tutta la nostra civiltà e superbia e tracotanza, abbiamo voluto mettere da parte, abbiamo calpestato e stiamo calpestando a più non posso. Messi da parte o rinnegati i 10 Comandamenti di Dio, dove e come le famiglie potranno trovare più l’unità?! … Si è instaurata la divisione tra la madre e il figlio, perché c’è l’aborto; si è messa la divisione tra lui e lei perché c’è il divorzio; la divisione tra genitori e figli perché c’è la disobbedienza, perché c’è l’arroganza, perché c’è il dispotismo; la divisione tra fratelli e fratelli perché c’è l’interesse, c’è l’egoismo; ognuno pensa ai fatti suoi, e sorgono odi implacabili. Dove sta più la Legge del Signore?! … E quindi non avremo giammai l’unità. Le nostre famiglie, purtroppo, sono lacerate, sono divise, sono terremotate: non si possono abitare queste case! Quanto è bella invece la Santa Famiglia di Nazareth!

Cari fedeli, oggi e da oggi in poi di più, testimoniate sempre meglio questi valori nelle case e nelle famiglie dove vivete. Le nostre famiglie cristiane siano per davvero “piccole chiese domestiche” “perché dopo le prove di questa vita siamo associati alla gloria in cielo” della Santa Famiglia di Nazareth!

Padre Michele Iorio

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