Oggi è il giorno che la tradizione cattolica dedica alla Madre del buon Consiglio. L’affresco della Madre del Buon Consiglio si trovava nella città di Scutari (Albania), in un santuario meta di pellegrinaggio. Esso rappresenta la Santissima Vergine, che tiene tra le braccia Gesù Bambino, entrambi incoronati da un semplice arcobaleno. Con indicibile tenerezza, il Divino Infante preme leggermente il suo viso contro quello della Madre.

Nella metà del XIV secolo, l’Albania fu invasa dal potente impero turco. Essendo sprovvista di una struttura militare capace di resistere al potente avversario, il popolo afflitto pregava, confidando nell’ausilio dei cieli. L’effetto di queste preghiere non si fece attendere: in quest’emergenza apparve un uomo di Dio, di nobile lignaggio e devotissimo alla Madre del Buon Consiglio chiamato Giorgio Castriota, in albanese Scanderbeg. A costo di immensi sforzi bellici, egli riuscì a mantenere l’unità e la fede del suo popolo. Le cronache dell’epoca esaltano le sue gesta e quelle dei valorosi albanesi che, spinti dal suo ardore, lottavano al suo fianco.

Negli gli intervalli tra i combattimenti, essi si inginocchiavano supplicanti ai piedi di “Santa Maria di Scutari”, e da li uscivano rafforzati; grazie a ciò ottenevano portentose e decisive vittorie contro il nemico della Fede. Già allora splendeva una caratteristica di Colei che futuramente sarebbe stata conosciuta in tutto il mondo come la Madre del Buon Consiglio: quella di fortificare tutti coloro che nel combattere in un buon combattimento, Le si avvicinano alla ricerca di animo e coraggio. Alla morte del valido condottiero , il popolo cade nello sconforto, ma la Vergine dell’affresco compare in sogno a due dei valorosi soldati di Scanderbeg, chiamati Georgis e De Sclavis, ordinando loro di seguirLa in un lungo viaggio.

Mentre i due soldati il giorno seguente si trovano in preghiera davanti al dipinto ecco che lo stesso si stacca dal muro e, condotto da angeli, avvolto in una candida e luminosa nuvola, si ritira soavemente dalla stanza. Seguono quindi sbalorditi l’immagine e senza rendersene conto arrivano al Mare Adriatico. Avevano percorso trenta chilometri senza stancarsiSempre avvolta in una candida nuvola, la miracolosa immagine avanza dentro il mare.

I due devoti soldati pur di non abbandonare l’immagine continuano il loro cammino e il mare diventa di solido diamante ad ogni loro passo per poi ritornare acqua dopo il loro passaggio. Si ritrovano così in Italia ma a quel punto perdono di vista la miracolosa immagine.  

Era il 25 aprile 1467, festa di San Marco, patrono di Genazzano.

La beata Petruccia di Nocera alle due del pomeriggio, si incammina verso la chiesa, passando per il movimentato mercato. In mezzo a questo tumulto, il popolo ascolta una melodia di rara bellezzaproveniente dal cielo. Si fa silenzio e tutti notano che quella musica proveniva da una nuvoletta bianca. Si trattava della famosa immagine rincorsa dai due soldati.

L’affresco scende piano e si dirige verso la parete incompiuta di una cappelletta. La folla vi accorre stupefatta, riempie la piccola stanza e vede la nuvola disfarsi. Ebbe inizio, quindi, a Genazzano, un lungo e ininterrotto susseguirsi di miracoli e di grazie che la ” Madre del Buon Consiglio ” concedette in quel luogo.

Il Papa Paolo II, appena seppe di ciò che era accaduto, vi inviò due prelati di fiducia per verificare cosa fosse avvenuto. Essi constatarono la veridicità di ciò che si diceva e testimoniarono, quotidianamente, innumerevoli guarigioni, conversioni e prodigi realizzati dalla Madre del Buon Consiglio. Nei primi 110 giorni dopo l’arrivo di Nostra Signora furono registrati 161 miracoli. 

Madre del Buon Consiglio e Madre mia Maria a Voi, clemente e pia, tutto consacro il cuor. Il santo consiglio gran dono del ciel largite propizia al popolo fedel. Ave Maria... Ave Maria... Uno sguardo al piccol dono, o Madre, rivolgete e il cor deh! m’accendete di fede, speme e amor. Nel fosco mar del mondo solcando l’onda infida voi Consigliera e guida m’è dolce seguitar. 

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