Di padre Michele Iorio - Sia lodato Gesù Cristo!

Cari fratelli e sorelle, senz’altro voi tutti, almeno qualche volta, avete visto al mattino l’aurora. Questo spettacolo stupendo si ripete sempre, quando le tenebre della notte pian piano si vanno diradando e, al contrario, la luce del giorno man mano cresce, cresce, cresce … fino a quando non spunta il sole col suo splendore e calore a illuminare e a dare vita a questa nostra terra, a tutti i viventi. L’aurora è così particolare, così bella, così stupenda, così meravigliosa nei suoi colori, nelle sue sfumature; l’aurora, che i poeti hanno cercato di mettere in versi o che i pittori hanno cercato di fissare nei loro quadri; ma l’aurora reale è davvero una cosa indescrivibile.

Orbene, pensando a Maria, alla Vergine Santa, Madre di Dio e Madre nostra, oggi festeggiata nel mistero della sua Immacolata Concezione, mi piace definirla “Aurora”. E lo faccio non di mia spontanea iniziativa, ma dietro invito – vorrei dire – della Bibbia, della Chiesa e della Tradizione. La Bibbia, nel Cantico dei Cantici, infatti, ha un versetto che nella Liturgia viene applicato a Maria, dove si dice: “Chi è costei che sorge come l’aurora ?! …”. E’ la Vergine Maria! Ancora, la Chiesa, proprio nell’Ufficio di oggi, ad un certo punto ci fa pregare così: “O Sole di giustizia - cioè, Gesù -, che hai voluto farti precedere da Maria Immacolata, mistica aurora della Redenzione … “. Si stabilisce dunque un parallelo: come Cristo è il Sole di giustizia, così Maria è la mistica aurora della Redenzione, che precede il sorgere del Sole. E infine, c’è quell’inno popolare e tradizionale, che voi tutti conoscerete e che dice: “Dell’aurora tu sorgi più bella …”: Maria è ancora più bella dell’aurora che è già tanto bella.

E allora, cari fedeli, se i nostri occhi e il nostro cuore spesso si fermano a contemplare come rapiti il fenomeno naturale dell’aurora e ci sentiamo meglio dentro, come guariti, nella pace, ci sentiamo anche noi più luminosi e più splendenti, tanto di più possiamo e dobbiamo contemplare quest’altra aurora, tutta spirituale, divina, soprannaturale, che è la Vergine Maria. Imiteremo in ciò la Bibbia, la Tradizione, la Chiesa, i santi, specialmente quelli più devoti e più innamorati di Maria, come S. Bernardo Abate, S. Luigi Grignon di Montfort, come S. Massimiliano M. Kolbe. Cercate di avere tempo e disponibilità per leggere gli scritti di questi santi. Troverete espressioni veramente stupende relative alla Madonna: Tutta Santa, Immacolata, senza ombra di peccato, tutta candore, immacolatezza, splendore, luminosità, piena di giustizia, di santità ecc ecc … Sembra appunto che, volendo comprendere e definire quest’aurora, ad essi vengano meno le parole nel non poterne scrivere tutta la bellezza, lo splendore e la santità. Maria infatti è stata anche definita - e penso sia l’espressione massima - “il capolavoro di Dio”. Pensate: il Signore Dio Onnipotente ha fatto tante cose, le stelle, la terra, il mare, i pianeti, tutte cose grandi, belle e meravigliose, ma il suo capolavoro è proprio Maria, capolavoro di Dio o “Paradiso di Dio”, come ancora di più è stata chiamata, Paradiso nel quale Dio stesso si diletta, gioisce, si compiace, è contento, per usare delle espressioni umane.

Ecco che cosa significa “Maria-aurora”. Ma, continuando a riflettere su questa immagine dell’aurora, possiamo e dobbiamo confrontare la Madonna con tutta la storia precedente, con i secoli dietro di lei, con l’Antico Testamento. Se lei è l’aurora, possiamo dire che i secoli precedenti sono come la notte, la notte che è prima molto oscura e poi, pian piano la notte ha ceduto il passo al primo chiarore, poi ad un chiarore ancora più luminoso, fin quando è arrivata lei, la Vergine Maria. Lei è al culmine, lei ormai annuncia il giorno, lei racchiude in sé tutto ciò che di bello, di buono e di santo c’è stato nei secoli precedenti e nei personaggi più grandiosi, più meravigliosi, più pieni dello Spirito di Dio. Possiamo pensare ad Abramo, Isacco, Giacobbe; possiamo pensare a Mosè; possiamo pensare alle figure di sante donne come Deborah, Giuditta, Ester; possiamo pensare al re David. Tutti costoro sono stati grandi per certi aspetti, perché hanno praticato la fede, la speranza, la carità, la giustizia, la fortezza ecc … ma hanno anche essi avuto i loro difetti e le loro imperfezioni. In Maria, invece, c’è tutto e solo splendore e neanche la minima ombra di peccato (neanche quello originale), di difetto e di imperfezione.

Ma poi possiamo e dobbiamo confrontare la Madonna con i secoli futuri e ancor prima con Gesù stesso che è il Sole di giustizia. Orbene, non dimentichiamo che tutta la grandezza e bellezza e santità, che è racchiusa in Maria, le deriva proprio da Gesù, dal Sole di giustizia, così come tutto lo splendore e la bellezza che ha l’aurora viene dal Sole che sta nascendo, che sta per spuntare all’orizzonte, che sta per sorgere dietro i monti. Allora, quanto diamo a Maria, in realtà lo diamo a Gesù stesso. Questo per rispondere ai cosiddetti “super-critici” che sempre esistono e che accusano i veri devoti di Maria. Noi la chiamiamo: Immacolata, Madre di Dio, Assunta in Cielo, Regina degli Angeli e dei Santi, Mediatrice, Corredentrice e ancora con tanti e tanti altri titoli, alcuni dei quali sono contenuti nelle Litanie Lauretane; ma, tutto ciò - non dimentichiamolo giammai - Maria lo ha perché lo prende da Gesù; è tale per la Grazia di Dio: “L’anima mia magnifica il Signore …”. Lei è l’aurora e Gesù è il Sole.

Se così è stato nella storia della salvezza, è perché così Dio ha voluto; questo è il piano del Creatore: che Maria fosse l’aurora, e che Gesù fosse il Sole. E dunque, nella mente di Dio e nella storia della salvezza, Maria e Gesù sono sempre uniti, fin dalla prima profezia che leggiamo nel libro della Genesi, subito dopo il peccato di Adamo ed Eva. Rivolgendosi al serpente, Jahwé pronunciò: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe …”. La donna è Maria, la stirpe sua è Gesù, uniti in quella profezia, e così sempre. Sempre uniti Maria e Gesù; guai a chi li vuole separare. E come l’aurora porta poi al Sole, così Maria porta a Gesù; questo è il suo compito, questa è la sua missione. Papa Paolo VI disse: “Per essere cristiani, bisogna essere mariani”. E S. Massimiliano M. Kolbe: “Maria è la via più facile, più breve, più sicura per arrivare a Gesù”. È la via regale, è come l’autostrada, è via obbligatoria per tutti i cristiani. Senz’altro questo era anche il senso delle parole che Gesù ci lasciò quasi testamento lì sul Calvario: “Donna, ecco tuo figlio; figlio, ecco tua madre!”. Ci affidò a lei: perciò, facciamo cosa buona e santa quando noi, nel pieno possesso delle nostre facoltà, con tutto la volontà e con tutto l’amore, ci mettiamo nelle mani di Maria, ci consacriamo a lei, come i santi ci dicono e come soprattutto ce ne danno l’esempio.

Penso, cari fedeli, che per festeggiare la solennità di oggi, l’Immacolata, in concreto, la cosa migliore forse è proprio questa: consacrarci a Maria, o rinnovare la nostra consacrazione a lei, portando addosso, per quanto è possibile, anche un segno - per esempio lo Scapolare del Carmelo o la Medaglia Miracolosa - di tale nostra consacrazione, di questo nostro affidamento. Facciamolo, siamo poi fedeli al nostro atto di consacrazione e compiremo il piano di Dio, e attraverso Maria, l’aurora, giungeremo a Gesù, Sole di giustizia, oggi qui in terra e domani eternamente in Cielo. Amen!

Sia lodato Gesù Cristo!

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